Guidare il camion: cosa cambia nella guida con ADAS dal 6 luglio 2022

Guidare camion con ADAS permette di aumentare la sicurezza e la comodità.  Gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) sono sistemi automatici che aiutano la guida in diversi modi, migliorando l’efficienza e la sicurezza del mezzo. Del resto, secondo i dati ISTAT ben il 40% degli incidenti stradali è provocato da distrazione alla guida, mancato rispetto delle precedenze o eccesso di velocità.

Per chi lavora con il proprio veicolo è indispensabile avere un aiuto che consenta di limitare questo tipo di criticità: la stanchezza, la tensione, le lunghe ore sul proprio camion possono portare facilmente a distrarsi o a non tenere nella debita considerazione alcuni aspetti. Si aggiungono poi criticità strutturali: la stessa conformazione del camion spesso presenta angoli morti e forme che impediscono una sufficiente visuale, specie dei confronti di pedoni, ciclisti o motociclisti.

L’inserimento di sistemi automatici di assistenza alla guida consente di ridurre tali criticità e di mettere in migliori condizioni gli autisti.

L’introduzione degli ADAS nei camion

Alcuni di questi sistemi sono obbligatori per legge, altri sono consigliati vivamente dagli esperti sia per le automobili sia per i mezzi pesanti. Il regolamento europeo 2019/2144, detto “General Safety Regulation” (GSR), è stato pubblicato il 16 dicembre 2019 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea tra le altre cose ha proprio regolamentato l’obbligo di utilizzare alcuni di questi sistemi, non solo sulle automobili ma anche sui veicoli come gli autobus e sui camion per il trasporto merci.

Tra i principali ADAS obbligatori c’è, per esempio, l’ESP (Electronic Stability Programme), un sistema elettronico che controlla la trazione del veicolo in curva, intervenendo sul motore e sulla frenata per mantenere la stabilità del veicolo. È obbligatorio su tutti i nuovi veicoli ed è già piuttosto conosciuto dagli autisti. Un altro sistema abbastanza conosciuto è il Lane Departure Warning System (LDWS), un sistema che avverte il conducente se sta per uscire dalla corsia, monitorando la posizione del veicolo rispetto alle linee laterali.

A partire dal 6 luglio altri ADAS diventeranno obbligatori, pertanto la situazione avrà un maggiore controllo, anche se l’entrata in vigore della legge sarà soft e con step successivi.

Guidare camion con ADAS: l’impatto sulla guida

I camionisti che usano gli ADAS noteranno diversi cambiamenti nella guida. Innanzitutto, saranno più sicuri, grazie ai sistemi che intervengono in caso di pericolo e potranno guidare in modo più comodo e rilassato. Tutti questi miglioramenti fanno sì che guidare con gli ADAS sia un’esperienza completamente nuova e, per certi versi, anche più piacevole.

Nello specifico, ci saranno alcuni cambiamenti particolarmente interessanti che, tuttavia, porteranno gli autisti a doversi adattare a un nuovo metodo di guida. In alcuni casi, infatti, si avverte una certa resistenza dovuta al fatto che, soprattutto per chi guida da tanti anni, non è semplice affidarsi alla tecnologia. Tuttavia, non va vissuta come una alternativa tra la propria esperienza, semmai come un modo per migliorare le proprie performance.

L’Intelligent Speed Assistance: a cosa serve

L’Intelligent Speed Assistance (ISA) è uno dei sistemi più importanti tra gli ADAS. Questo sistema avverte l’autista se sta viaggiando troppo veloce, permettendogli di ridurre la velocità in tempo. ISA utilizza la navigazione satellitare per calcolare la velocità consentita nella zona in cui ci si trova e avvisa l’autista quando si supera il limite.

In realtà, molti mezzi recenti utilizzano già questo sistema, tuttavia dal 6 luglio 2022 diventerà obbligatorio sui veicoli di nuova immatricolazione. Pertanto, chi acquisterà un nuovo camion, lo troverà già a bordo. Sebbene l’attenzione non debba mai calare, questo sistema permette all’autista di viaggiare in modo un po’ più rilassato e, allo stesso tempo, con minori rischi.

Infatti, è il veicolo stesso a controllare la velocità riducendo il rischio di incidenti e di multe.

Sistema di rilevamento della retromarcia e telecamere

Il sistema di rilevamento della retromarcia è un altro ADAS che sta diventando obbligatorio per legge. Tramite una telecamera montata sul paraurti posteriore, il sistema rileva eventuali ostacoli e li segnala agli autisti tramite un indicatore sul cruscotto. In questo modo si evitano incidenti dovuti all’incuria o alla scarsa visibilità.

Purtroppo, il numero di incidenti dovuti alla scarsa visibilità è sempre troppo altro: alcune case produttrici, come DAF, nella nuova gamma hanno introdotto anche altri sistemi per migliorare la visuale con parabrezza conformati in modo particolare e portiere con un’area trasparente. Tuttavia, è molto utile anche l’uso di telecamere per eliminare gli angoli morti e per aumentare la visibilità durante le operazioni di retromarcia.

Sistemi di monitoraggio dell’attenzione dell’autista

Il sistema di monitoraggio dell’attenzione dell’autista è un ADAS altrettanto importante, che non deve essere interpretato come un modo per controllare l’autista, semmai per assisterlo e aiutarlo nella guida.

Fa parte di questo tipo di ADAS l’avviso di abbandono della corsia: la telecamera frontale individuando la segnaletica posta davanti al camion è in grado di accorgersi se il mezzo fuoriesce dalla sua corsia, emettendo un suono e facendo vibrare il volante, riportando così l’autista all’attenzione. Ad esso si associa il sistema di mantenimento della corsia, che in assenza di reazione dell’autista agisce sullo sterzo e riporta il veicolo nella propria carreggiata.

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