Nel settore dei trasporti vi sono molti elementi che contribuiscono alla sicurezza per coloro i quali lavorano in tale comparto, in particolare gli autotrasportatori. Le strade e le infrastrutture, ma anche i mezzi e le attrezzature utilizzate, sono tutti fattori che influiscono senza dubbio sui rischi.
La sicurezza sulle strade è uno degli aspetti più importanti: nell’anno scorso è stata presentata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANFISA), nata dopo il crollo del ponte Morandi, una relazione annuale dalla quale si può notare come i dati sulle strade e autostrade del nostro paese siano particolarmente lacunosi.
Strade italiane: degrado e dati lacunosi
Se le strade italiane non versano in ottime condizioni, ciò che ancora di più sorprende è la mancanza e l’incompletezza dei dati.
La creazione dell’ANFISA è stata voluta proprio per poter tenere sotto controllo le condizioni delle infrastrutture stradali e per prevenire situazioni drammatiche come quella verificatasi con il crollo del ponte Morandi e garantire a chi viaggia la massima sicurezza.
Tuttavia, dopo questo primo rapporto si è dovuta constatare una rete di oltre 800mila chilometri con dati spesso incompleti, dove non addirittura mancanti. Burocrazia, passaggi di competenze fra gestori diversi, opere realizzate molto tempo fa e di cui è difficile risalire a dati certi sono solo alcune delle difficoltà che hanno incontrato coloro a cui è stato affidato l’incarico. Inoltre, le ultime rilevazioni sulle infrastrutture stradali risalgono al 1999 e fanno riferimento al sistema stradale comunale, dal quale sono escluse strade provinciali e regionali, che rappresentano quasi il 20% dei chilometri totali.
Mancano anche tutta una serie di informazioni sulla qualità delle strade, indispensabili per la gestione della sicurezza per gli standard attuali.
L’Agenzia pertanto ha attivato una ricognizione delle condizioni stradali attraverso il coinvolgimento di enti locali con l’obiettivo di costruire un sistema di monitoraggio e supervisione secondo i più moderno standard di sicurezza.
La speranza è che, avendo un maggiore controllo delle condizioni di una rete stradale particolarmente articolata, possano essere messe in atto una serie di migliorie per aumentare la sicurezza stradale.
Sicurezza autotrasportatori: quali sono i pericoli più frequenti?
Al di là delle condizioni delle strade e delle infrastrutture, che sicuramente rappresentano un tema importante in relazione ai fattori di rischio, è importante valutare quali siano nel caso degli autotrasportatori i pericoli più frequenti, con l’obiettivo di introdurre misure e strategie atte a ridurli.
Per quanto riguarda gli autotrasportatori i pericoli si realizzano sia su strada, in particolare sotto forma di incidenti stradali, sia durante le operazioni di carico-scarico della merce.
Per ridurre gli incidenti sul lavoro sono fondamentali alcune attenzioni e precauzioni:
- Manutenzione dei mezzi e dei macchinari: si tratta di un fattore molto importante che serve ad evitare che il lavoratore sia esposto a condizioni di criticità.
- Adeguata formazione dell’autotrasportatore sulle norme di sicurezza e le buone pratiche per identificare i pericoli ed evitare rischi.
- Utilizzo di attrezzature idonee al lavoro che si sta svolgendo e utilizzo dei dispositivi di sicurezza.
Secondo i dati dell’INAIL nel 2020 si è registrato un calo delle denunce per infortunio sul lavoro rispetto al 2019: molto probabilmente ciò è stato determinato dalle limitazioni alla circolazione stradale nel periodo del lockdown, tanto più che i primi 5 mesi del 2021 hanno registrato una ripresa delle denunce con un incremento di oltre il 40% rispetto al 2020.
Proposte per il miglioramento delle condizioni degli autotrasportatori
In attesa di avere dati certi sui miglioramenti delle condizioni delle strade e delle infrastrutture, il presidente dell’INAIL ha testimoniato la volontà di introdurre dei progetti per la sicurezza stradale. Ciò dovrà essere gestito in collaborazione con l’albo nazionale degli autotrasportatori.
In particolare, si è pensato a due progetti:
- Creazione di una campagna nazionale per l’informazione, al fine di sensibilizzare sull’importanza della sicurezza stradale a tutti i livelli e, di conseguenza, prevenire gli incidenti stradali.
- Realizzazione di percorsi formativi facoltativi che abbiano come oggetto le buone pratiche per prevenire gli infortuni durante l’attività di trasporto merci, la sicurezza sul lavoro e la salute dei lavoratori.
Sicurezza sulle strade: l’importanza dell’evoluzione tecnologica
Un ulteriore tema da affrontare in relazione alla sicurezza stradale è rappresentato dalla possibilità di introdurre tecnologie che consentano una riduzione dei rischi. Ciò ha lo scopo di prevenire gli incidenti ma anche di migliorare le operazioni di soccorso stradale.
- All’interno del mezzo, cabine più comode ed efficienti e una strumentazione pensata per ridurre le distrazioni sono dei plus di particolare importanza.
- Inoltre, a partire dal mese di luglio 2022 entreranno in vigore normative sugli ADAS obbligatori per i camion: si tratta dei sistemi di assistenza alla guida che consentono una maggiore sicurezza sul mezzo. Si tratta, per esempio, di sistemi che permettono di avere una migliore visuale, specie nei punti ciechi, sistemi per la frenata di emergenza, rilevatori di soggetti sensibili e rilevatori di cambio di corsia improvviso.
- I sistemi di illuminazione automatica, poi, consentono di avere sempre una illuminazione ideale della strada ma anche di rendersi visibili.
- Infine, i sistemi di comunicazione tra veicoli permettono di condividere in tempo reale informazioni tra gli autotrasportatori e prevenire eventuali situazioni di pericolo.