Perchè acquistare una flotta se la si può noleggiare?

CGT Trucks vede nel futuro dei veicoli industriali una crescente quota del noleggio rispetto agli acquisti per i vantaggi che questo servizio offre:

  1. più flessibilità e meno costi fissi per le aziende
  2. rinnovo ciclico della flotta sempre con veicoli di ultima generazione
  3. assistenza e manutenzione incluse nella tariffa
  4. veicoli sostitutivi in caso di fermi prolungati
  5. coperture assicurative al top
  6. in sintesi tante certezze e nessun rischio legato all’utilizzo del mezzo

Di seguito l’intervista al nostro Amministratore Delegato:

Logistica Management: Qual è la storia di CGT Trucks e quando è nato il legame con DAF?

Amedeo Esposito: CGT Trucks nasce nell’aprile 2013 dallo spin- off dell’attività veicoli industriali presente in CGT – società appartenente al gruppo Tesya e dealer italiano dal 1934 di Caterpillar – colosso mondiale nella produzione di macchine per le costruzioni e di motori industriali.

L’attività di veicoli industriali è avviata in CGT nel 2008 in seguito all’accordo di distribuzione formalizzato con DAF Trucks NV. Pur essendo formalmente concessionari ufficiali DAF per l’intera gamma, l’obiettivo iniziale di CGT era quello di promuovere in modo consistente i veicoli cava cantiere DAF nel mondo delle costruzioni già seguito per la vendita dei prodotti Caterpillar.

Dopo circa un anno e mezzo di attività, anche spinti dalle richieste dei nostri clienti, l’attività nata inizialmente per il cava cantiere, si è allargata al trasporto stradale e all’intero mondo dell’autotrasporto con risultati molto positivi.

Con la crescita dei volumi ci siamo resi conto però che il mondo dell’autotrasporto aveva esigenze differenti da quelle del movimento terra, soprattutto nei servizi di assistenza tecnica.

Nel settore delle macchine movimento terra Caterpillar il servizio assistenza è erogato quasi integralmente nei cantieri mentre l’officina è totalmente dedicata a lavorazioni specializzate non eseguibili all’esterno; nel mondo dei veicoli industriali, invece, molto spesso il cliente arriva direttamente in officina senza preavviso, la riparazione deve essere eseguita immediatamente per esigenze del trasporto, gli spazi in officina sono una criticità.

Abbiamo capito che gli obiettivi di sviluppo di questa attività potevano essere raggiunti solamente con una più precisa e indipendente identità aziendale. Da qui la decisione di portare questa attività fuori da CGT, integrata con l’acquisto del ramo d’azienda del concessionario MAN che abitava in questo immobile (San Giuliano Milanese), facendo così nascere la nuova CGT Trucks. Siamo quindi giovani ma abbiamo oltre 6 anni di esperienza nel mondo dei veicoli industriali e nel rapporto con DAF. CGT Trucks è una società giovane ma eredita la lunga esperienza commerciale, le competenza tecniche di due marchi come DAF e MAN e la solidità finanziaria dalla precedente realtà.

CGT Trucks oggi può contare anche sulla stabilità ed esperienza del gruppo Tesya, all’interno del quale coesistono aziende specializzate nella distribuzione di macchine da costruzione e veicoli industriali, oltre che di carrelli elevatori Hyster, distribuiti attraverso la consociata CLS.

Il comune denominatore di queste aziende è l’attività di noleggio, un servizio iniziato in CGT negli anni ‘90 e che col tempo si è sviluppato in maniera esponenziale, fino a che tutte le società del gruppo Tesya hanno iniziato ad offrire questo tipo di servizio.

Oggi, come Gruppo, siamo tra le prime 100 organizzazioni al mondo (76°) specializzate nel noleggio per livello di fatturato.

Il valore complessivo della flotta noleggio del Gruppo Tesya supera i 250 milioni di euro.

LM: Come è cambiato il mercato dal 2008 ad oggi? La trasformazione riguarda solo l’offerta, o sono mutate anche le richieste da parte della vostra clientela?

AE: È cambiato tutto. La pesante e lunghissima crisi economica che ancora sta mettendo in difficoltà l’Italia ha avuto un impatto ancora più pesante su quei settori come le costruzioni e quello dei veicoli industriali che hanno come mercato di riferimento principalmente quello nazionale: in questi mercati sono tantissime le aziende andate in difficoltà e fallite, e purtroppo sembra che non sia ancora finita.

Ci auguriamo che con la fine del 2014 si inizino a vedere i primi segnali concreti di ripresa. Riponiamo molta fiducia anche nell’Expo 2015 che, almeno nel nord Italia, dovrebbe contribuire a sbloccare questa situazione di stallo che dura ormai da troppo tempo. Ricordo che nel 2008 la più grande preoccupazione era data dalla disponibilità di prodotto, ci si metteva in coda per acquistare una macchina movimento terra o un camion, le fabbriche non riuscivano a soddisfare la domanda.

Oggi, invece, il problema più grande riguarda la redditività del business dell’autotrasporto nel suo complesso, ovvero la situazione finanziaria delle aziende clienti e la loro capacità di accesso al credito. La redditività dell’impresa è oggi la maggiore criticità del settore: le aziende che guardano al futuro con maggior fiducia sono quelle che hanno affiancato al puro trasporto anche servizi di logistica, offrendo un valore aggiunto ai propri clienti.

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