Guida autonoma camion: a che punto è la normativa?

Sempre più frequentemente si sente parlare di guida autonoma camion: se fino a poco tempo fa sembrava ancora fantasia, soprattutto per quel che riguarda il settore dei trasporti pesanti, oggi invece il futuro sembra non essere così lontano.

La progettazione di camion a guida autonoma, intanto, va avanti e così la sperimentazione su strada. All’interno del settore del trasporto pubblico, è stato inaugurato pochi mesi fa ad Helsinki il progetto Ride2rail, che riguarda la messa su strada di un servizio di autobus robot a guida autonoma con un autista di sicurezza a bordo.

Secondo ciò che è emerso da una indagine europea, i cittadini europei hanno un’impressione positiva nei confronti dei veicoli a guida autonoma (CAV Connected and Autonomous Vehicles) soprattutto in relazione alla sicurezza su strada e alla sostenibilità ambientale.

Le perplessità, semmai, riguardano la privacy, mentre per quanto riguarda l’efficienza, un terzo degli intervistati mostra ottimismo immaginando un miglioramento dei servizi e un altro terzo mostra, invece, seri dubbi, temendo un peggioramento.

In Italia, ben il 64% degli intervistati ha mostrato un atteggiamento positivo proprio sulla sicurezza stradale.

Ci si chiede, dunque, nella realtà, a che punto sia la possibilità di utilizzo su strada di camion a guida autonoma.

Camion a guida autonoma: quando arriveranno su strada?

Per quanto riguarda le automobili private oggi in Europa la guida autonoma, con i sistemi tipo ADAS, ha raggiunto un livello 2 di automazione.

Sono stati, infatti, definiti 5 livelli di guida autonoma:

  1. Guida assistita: si tratta di un sistema che prevede la guida totale da parte dell’autista con però l’introduzione di alcuni strumenti che aiutano nella guida, come il cruise control. Attualmente questi sistemi vengono già montati su molti modelli di automobile.
  2. Guida semiautonoma: prevede l’introduzione di sistemi che supportano in guidatore in alcune fasi della guida, come durante la frenata, l’accelerazione o in coda. Il livello di attenzione dell’autista deve comunque rimanere alto, perché questi sistemi non sostituiscono l’azione umana.
  3. Guida altamente automatizzata: permette in alcune situazioni specifiche la guida da parte del mezzo, senza necessità che il conducente intervenga, come per esempio in autostrada.
  4. Guida completamente automatizzata: l’auto è autonoma per la maggior parte del tempo e il conducente non deve intervenire, pertanto, può occuparsi di altro mentre l’auto procede. Per quanto riguarda questo livello, si stanno ancora creando i primi prototipi.
  5. Guida autonoma: è il massimo livello di automazione, nel quale non sarà più necessario il conducente e le auto saranno in grado di interagire tra loro.

Anche per quanto riguarda gli autoarticolati, la sperimentazione sta procedendo, in particolare oltreoceano si stanno studiano camion con guida autonoma fino al livello 4: in questo tipo di mezzi, il conducente ha come incarico quello di occuparsi del primo e dell’ultimo miglio di percorrenza. Ciò significa che il mezzo viene guidato a partire dai magazzini fino all’autostrada e, una volta uscito dall’autostrada, fino alla destinazione finale.

In tutto il tratto autostradale entra in funziona la guida autonoma, senza che il conducente debba intervenire. I camion a guida autonoma di 4° livello, infatti, sono in grado di gestire lo sterzo, regolare la velocità, controllare l’ambiente circostante senza la necessità che intervenga il conducente. In questo tipo di prototipi si riscontrano ancora limiti rappresentati dall’impatto sulla guida delle condizioni atmosferiche.

Guida autonoma per i camion: cosa avviene in Europa

Se negli Stati Uniti la sperimentazione va avanti, anche in Europa le case produttrici si stanno muovendo e stanno cercando di introdurre novità, che si rivelano interessanti sia nel risparmio del carburante, sia per quel che riguarda la sostenibilità ambientale.

Le nuove tecnologie riguardano in particolare:

  • Platooning di camion: si tratta di un sistema attraverso il quale gli autoarticolati viaggiano in gruppo, organizzati in colonne. Ciò permette di creare un effetto scia molto positivo, che consente di ridurre fino al 10% di carburante e di influire positivamente sulla sostenibilità ambientale.
  • Sistema di protezione anticipata: è un sistema di sicurezza che permette di segnalare in anticipo la presenza di cantieri o di incidenti sulle strade, prevenendo eventuali incidenti.

La normativa europea sulla guida autonoma

Attualmente la normativa europea permette di attivare livelli di guida autonoma fino al 2. Tuttavia, Francia e Germania hanno individuato nel 2022 la data per introdurre gradualmente aggiornamenti al Codice della strada e probabilmente verranno inserite modifiche alle regolamentazioni vigenti per poter regolamentare sistemi di guida avanzati sempre più sofisticati. È possibile che una variazione in questi paesi possa dare l’avvio a modifiche anche negli altri paesi europei.

In ogni caso, molti prevedono che solo a partire dal 2027 saranno maturi i tempi per iniziare a parlare di automezzi a guida completamente autonoma.

Se, da una parte, il futuro è più vicino di quello che si pensa e la tecnologia avanza rapidamente, dall’altra sono ancora necessari molti studi e tempo per preparare una normativa adeguata alle necessità.

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