Furti camion: come affrontare un problema sempre più frequente

I furti camion non sono affatto rari come si potrebbe pensare. Date le dimensioni dei camion, si potrebbe suppore che siano dei veicoli difficilmente sottraibili. Invece, i dati del Ministero dell’Interno dicono il contrario.

Sebbene i camion rubati siano in numero molto inferiore rispetto alle automobili, ciò non toglie che siano ben 7 i mezzi pesanti rubati ogni giorno nel nostro paese: un numero senza dubbio molto elevato.

Tanto più che il furto del camion provoca una serie di disagi non da poco, in quanto si tratta di un mezzo che viene utilizzato a scopo prevalentemente professionale. Inoltre, nella gran parte dei casi, viene sottratto non solo il mezzo, ma anche la merce trasportata, provocando un danno doppio, soprattutto nel caso dei tir che trasportano carichi molto consistenti. Spesso, infatti, più che il mezzo, l’obiettivo dei ladri è proprio il contenuto del camion, soprattutto se si tratta di merce facilmente ricollocabile sul mercato.

Furti camion: i dati del Ministero

Per quanto riguarda i furti camion, i numeri sono piuttosto sconfortanti. È quello che risulta dal Report sui furti di mezzi pesanti 2020 che è stato presentato alla fine dell’anno scorso dall’agenzia LoJack sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Interno.

In un periodo già difficile per i trasporti a causa dei blocchi provocati dalla pandemia, un numero considerevole di aziende ha dovuto affrontare anche l’enorme danno causato dal furto del tir. Per alcune aziende un evento come questo può essere davvero drammatico, tanto da mettere in crisi l’intera attività.

Secondo questo report, in Italia nel 2020 sono stati rubati ben 2435 mezzi pesanti, per una media di 6,7 al giorno. Tra quelli rubati solo 4 su 10, ovvero 954 su 2435, sono stati recuperati in un secondo tempo: questo è un altro dato piuttosto sconfortante e, allo stesso tempo, rappresenta un trend in peggioramento.

Nel 2011, infatti, i camion recuperati dopo il furto erano circa il 64%, mentre oggi la percentuale è scesa al 39%: un -25% che mette in allarme. Insomma, non solo i ladri si mostrano abili nel furto, ma hanno migliorato le loro capacità di far perdere le tracce del mezzo che, nel caso dei mezzi pesanti, non è di certo facilmente mimetizzabile.

Esaminando i numeri, ci si accorge che, rispetto al 2019, nel 2020 i furti sono diminuiti ben del 22%. Tuttavia, ciò sembra essere legato al fatto che durante il lockdown i blocchi del traffico hanno reso più difficile anche compiere reati. È molto probabile che i dati degli anni successivi, quando saranno disponibili, mostrino una nuova ripresa dei furti.

Contrastare i furti di camion: è possibile?

Per una azienda, e ancor più per un padroncino, il rischio di subire un furto è piuttosto elevato, soprattutto in quelle regioni in cui si ha una attività imprenditoriale viva e sviluppata oltre che quelle in cui, purtroppo, c’è un tasso elevato di criminalità.

In particolare, la prima regione per numero di furti di camion nel 2020 risulta essere la Puglia (541), seguita da Lombardia (331), Campania (282), Lazio (272) e Sicilia (188). Ben il 66% dei furti del 2020 è stato compiuto in queste cinque regioni.

In queste aree, in particolare, potrebbe essere sensato avere delle condotte che aiutino a diminuire il rischio di furti e adottare delle tecniche antifurto.

Prima di tutto va considerato che nella maggior parte dei casi l’obiettivo dei ladri non è tanto il mezzo, quanto il contenuto. Addirittura, in alcuni casi, il bersaglio dei malviventi è il carburante: il furto del carburante, nella quasi totalità dei casi di gasolio, è provocato dal fatto che in genere in un mezzo pesante ci possono essere centinaia di litri di carburante che rappresenta un interessante bottino per chi commette il furto.

Di solito, i furti si realizzano quando in camion è in sosta: che sia giorno o notte, il rischio è sempre presente, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Non bisogna mai sottovalutare la possibilità che ciò avvenga e pertanto è bene adottare delle misure di sicurezza, oltre che scegliere dei sistemi di protezione.

Meglio sempre evitare di sostare in zone isolate, ma soprattutto è importante dotare il proprio mezzo di tutti i sistemi di sicurezza possibili.

  • L’inserimento di sistemi GPS permette di seguire un mezzo, tracciandone il percorso. In questo modo, può essere visualizzato anche il percorso che viene compiuto da camion dopo il furto e indentificare il mezzo. Poiché i ladri sono sempre più esperti di tecnologia, i sistemi che vengono montati oggi vengono studiati appositamente in modo tale da evitare che il malvivente stesso possa disattivarli.
  • Il bloccasterzo antifurto è un altro sistema studiato per evitare che i ladri possano rimuovere il bloccasterzo quando il mezzo è in sosta. Anche questi sistemi sono sempre più sofisticati: sono più resistenti all’effrazione o al taglio e hanno un allarme che si attiva nel momento in cui si cerca di manomettere il volante.
  • Il sistema per l’accesso al serbatoio da remoto è un blocco preventivo che impedisce di aprire il serbatoio se non previa autorizzazione tramite un computer connesso da remoto. Questo non solo riduce il rischio di furto di carburante, ma permette anche di monitorare la quantità di gasolio presente e di segnalare malfunzionamenti o anomalie.
  • Il sistema DAF Night Lock è un dispositivo studiato appositamente per evitare le intrusioni quando il camionista trascorre la notte nel camion. Questo sistema viene montato sulla parete laterale della cabina e blocca del tutto la possibilità di aprire le portiere. L’attivazione e la disattivazione possono essere fatte solo dall’interno dell’abitacolo, per questo non può essere utilizzato quando si lascia il mezzo incustodito. Dopo l’attivazione è impossibile aprire le portiere, nemmeno con mezzi di scasso come un palanchino.

Newsletter

Ricevi tutti gli aggiornamenti di CGT Trucks direttamente sulla tua casella email.