Sicurezza camion: le nuove normative che proteggono pedoni e ciclisti

Dal gennaio al settembre 2023, secondo i dati di Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), sono ben 33 i pedoni e 31 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade della Lombardia e, rispettivamente, 8 e 5 nella sola città di Milano.

Uno studio condotto dal Politecnico di Milano, inoltre, ha rilevato che dall’inizio del 2023 a fino a maggio dello stesso anno sono stati 503 gli incidenti che hanno coinvolto ciclisti.

In uno scenario di questo tipo, nella città di Milano si è resa necessaria l’introduzione di una norma che permette ai camion di entrare in Area B solo se dotati di sistema di rilevamento di utenti stradali vulnerabili, ovvero appunto pedoni e ciclisti.

Questa norma non rappresenta una novità assoluta, ma è stata preceduta da altri provvedimenti analoghi in altre città europee come Londra e Parigi.

Le normative europee sulla sicurezza dei pedoni e ciclisti

Il tema della sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, sebbene in Italia sia diventato un problema urgente, in realtà non rappresenta una novità, tanto che in molte metropoli europee sono già state adottate misure specifiche per mitigare i rischi associati agli angoli ciechi dei veicoli pesanti.

Londra e Parigi, in particolare, sono state le prime a intraprendere iniziative in questo contesto. A Londra, la Direct Vision Standard (DVS), introdotta da Transport for London, ha rappresentato un cambiamento radicale nella normativa: i camion, infatti, sono classificati in base alla visibilità diretta che l’autista può avere dalla sua cabina, senza l’ausilio di specchi o telecamere. A partire dal 2020, dunque, i camion che non rispettano determinati standard di visibilità non possono circolare nel cuore della città.

In parallelo, Parigi ha adottato un approccio combinato di restrizioni di circolazione e obblighi di equipaggiamento, richiedendo ai veicoli pesanti di montare sensori di rilevamento per identificare ciclisti e pedoni negli angoli ciechi e di segnalare la loro presenza. Queste iniziative, insieme a campagne di sensibilizzazione e investimenti in infrastrutture stradali dedicate, testimoniano un impegno condiviso per rendere le strade più sicure per tutti gli utenti.

Milano: le nuove norme per proteggere pedoni e ciclisti

Forse in ritardo rispetto a Londra e Parigi, ma comunque in anticipo rispetto a molti altri paesi europei, anche Milano dal 2 ottobre 2023 ha introdotto una importante norma per tutelare i viaggiatori più a rischio. Dopo la successione di incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni e ciclisti, si è configurata una vera e propria emergenza, che andava in qualche modo contenuta.

I mezzi pesanti, in particolare i veicoli M3, ovvero quelli con massa superiore a 5 tonnellate e destinati al trasporto di più di otto persone, e i veicoli N3, ovvero quelli con massa superiore a 12 tonnellate e destinati al trasporto merci, possono transitare nell’Area B solamente se equipaggiati con dispositivi capaci di identificare pedoni e ciclisti sia vicino alla parte frontale del mezzo sia sul lato adiacente al marciapiede e dovranno essere in grado di fornire un avviso in caso di potenziali pericoli. Inoltre, tali veicoli devono anche esporre un distintivo visibile che indica il rischio associato alla visuale limitata dell’angolo cieco. L’esposizione dell’adesivo è obbligatoria anche per camion di dimensioni più piccole e furgoni che fanno parte delle categorie M2 e N2.

Tuttavia, il Comune ha previsto una deroga fino al 31 dicembre 2024 e riguarda coloro che si sono già attivati per dotare i propri mezzi di dispositivi capaci di rilevare ostacoli vicino al veicolo: sarà sufficiente dimostrare di essere in possesso del contratto di acquisto per poter circolare anche nelle aree oggetto della restrizione.

Sistemi di rilevamento pedoni: come adeguarsi alla normativa

I dispositivi per la rilevazione dell’angolo cieco sono strumenti avanzati che aiutano gli autisti a identificare oggetti, persone o veicoli presenti nelle aree del veicolo che non sono immediatamente visibili attraverso specchi tradizionali o direttamente. Questi sensori utilizzano spesso tecnologie radar o ultrasoniche per rilevare movimenti e ostacoli in prossimità del veicolo, inviando poi avvisi visivi o sonori all’autista in caso di potenziale pericolo. Tale sistema di allerta consente all’autista di prendere misure correttive in tempo reale, prevenendo potenziali incidenti, specialmente in ambienti urbani dove pedoni e ciclisti si muovono frequentemente nelle vicinanze dei mezzi pesanti.

A partire al luglio 2022, l’UE ha stabilito che questi sistemi siano necessari per l’omologazione dei veicoli commerciali e industriali, mentre dal 2024 sarà indispensabile anche per l’immatricolazione e la commercializzazione.

Tuttavia, l’introduzione di normative che limitano la circolazione ai veicoli che ne sono sprovvisti di fatto ne anticipa i tempi.

Il City Turn Assist di DAF rappresenta un’interessante soluzione. Questo sistema, infatti, utilizza telecamere e sensori per monitorare l’area intorno al veicolo, in particolare la zona critica dell’angolo cieco sul lato passeggero. Quando rileva la presenza di un oggetto o di una persona in questa zona durante una manovra di svolta, il sistema emette un avviso all’autista, permettendogli di fermarsi o di correggere la sua manovra e prevenire così un possibile incidente.

Per questo sistema è disponibile un kit post-vendita per i modelli che ancora non lo montano.

CGT Trucks, dealer DAF, può fornirlo sia come solo ricambio sia installarlo a regola d’arte seguendo le istruzioni date dal costruttore e per questo fornendo l’opportuna garanzia di corretto montaggio.

Newsletter

Ricevi tutti gli aggiornamenti di CGT Trucks direttamente sulla tua casella email.